Le prime testimonianze storiche del caffè risalgono a circa 1500 anni fa, quando gli abitanti dell'Etiopia iniziarono a macinare i semi dei frutti di un particolare arbusto e a mescolarli con acqua calda per ricreare una bevanda particolarmente energizzante.


Origini caffè: la provenienza e le tipologie più diffuse. Una bevanda popolare in tutto il mondo, amata per il suo gusto, il suo aroma e per le sue proprietà energizzanti Pensate che la sua nascita viene attribuita a una pianta dell'Africa dell'Ovest, ma che oggi cresce in molti Paesi del mondo, come Brasile, Colombia, Vietnam e Indonesia, con numerose tipologie di caffè che si differenziano per la varietà di pianta di caffè utilizzata, il metodo di coltivazione, il modo in cui vengono raccolti i chicchi di caffè e il modo in cui vengono tostati e preparati.

 

Per approfondire: “Caffè: origini, varietà e proprietà del caffè

 

Dove nasce il caffè

In molti attribuiscono l'origine del caffè all'Etiopia, altri al Brasile e altri ancora al Vietnam. Altre ricerche, invece, affermano la nascita del caffè nello Yemen, nella regione Mokha. In ogni caso, l'Etiopia sembra essere la tesi più probabile, nello specifico nella regione abissina di Kaffa, da dove si è poi diffusa nello Yemen, in Arabia ed Egitto. Si parla di circa 1500 anni fa, quando i contadini etiopi notarono che gli uccelli che beccavano i frutti di un arbusto sembravano essere particolarmente svegli e attivi. Per questo motivo iniziarono quindi a macinare i semi di questi frutti e a mescolarli con acqua calda per creare una bevanda energizzante.
Successivamente Il caffè giunse in Europa intorno al Seicento, anche se gli Arabi erano soliti consumarlo già da molti secoli per le sue proprietà antiossidanti ed energizzanti. La città di Venezia, una delle più importanti città marinare, iniziò a commercializzarlo e a costruire i primi locali in cui era possibile degustarlo. Oggi il caffè è consumato in tutto il mondo, con un volume di affari enorme; un valore economico che si attesta ai primi posti a livello mondiale, insieme a petrolio, acciaio e grano.

 

Dove viene coltivato il caffè

La bevanda caffè nasce da chicchi di caffè tostati, i semi delle bacche della pianta Coffea, generalmente originaria dell’Africa tropicale, nello specifico Etiopia e Sudan, Madagascar, Comore, Mauritius e Riunione nell’Oceano Indiano. Una volta mature, le bacche di caffè vengono raccolte, lavorate ed essiccate. I semi, o chicchi, di caffè essiccati vengono tostati e macinati.
Al giorno d'oggi, la maggior parte delle piante di caffè viene coltivata nella zona geografica intorno all'equatore, compresa tra i tropici del Capricorno e del Cancro, conosciuta proprio come la “cintura del caffè”. Parliamo quindi dei maggiori produttori del mondo, come Brasile, Vietnam, Colombia, Indonesia ed Etiopia, territori dalle condizioni meteorologiche ideali.
Ed è proprio il clima, insieme ad altri fattori come luogo, altitudine e tipo di terreno, che possono alterare il tipo di gusto del caffè prodotto dai chicchi.

 

Le tipologie di caffè più comuni

Esistono oltre 120 varietà di piante di caffè, ognuna con una tipologia di chicchi diversi. Tuttavia, la maggior parte del caffè che consumiamo proviene da due varietà specifiche, ovvero:

  • Robusta (anche conosciuta come Coffea Robusta o Coffea Canephora);
  • Arabica (Coffea Arabica).

Come abbiamo accennato in precedenza, fattori come la provenienza dei chicchi e la tostatura sono responsabili delle differenze tra i vari tipi di caffè. Ad esempio, i chicchi di caffè torrefatti per un periodo più lungo e a temperature più elevate sono contraddistinti da un colore scuro e un aroma intenso, mentre i chicchi torrefatti per minor tempo sono caratterizzati da note aromatiche più sottili, producendo un caffè vellutato e leggero. Ogni qualità di caffè, infatti, si differenzia per gusto, aroma, acidità, corpo e intensità differenti. Vediamo ora nel dettaglio le due varietà più prodotte e consumate.

 

Caffè Arabica

I chicchi di caffè Arabica sono tra i più popolari, una delle prime varietà a essere stata coltivata già dal 1.000 a.C. I chicchi hanno una forma ovale, una pronunciata linea centrale e sono più grandi rispetto ai chicchi di Robusta. Possiedono un aroma vivace e complesso, con un gusto dolce.
Sono amati dagli estimatori del caffè perché tendono ad avere un gusto più persistente ma con una particolare acidità, con note fruttate, floreali, di cioccolato e frutta secca. Un gusto delicato con una corposità morbida e leggera, dalla media intensità. Una varietà sensibile a caldo e umidità, che cresce ad altitudini superiori ai 900 metri: maggiore è l’altitudine e migliore risulta la qualità del caffè prodotto.
Attualmente rappresenta il 70% del caffè prodotto in tutto il mondo e il maggior produttore al mondo è l'America Latina, in particolare il Brasile, ma anche alcune zone dell'Africa.

 

Caffè Robusta

Si tratta di un caffè intenso, forte, con un gusto corposo, speziato e deciso, con note di frutta secca e cioccolato. Una varietà di caffè coltivata in Africa, nel Sud-Est asiatico e in Brasile, ed è la seconda più prodotta al mondo dopo l’Arabica. Si contraddistingue per chicchi più piccoli e dalla forma arrotondata, con un colore più chiaro rispetto ai chicchi di Arabica, ma con la linea centrale meno marcata. Ha livelli di acidità inferiori all'Arabica, un contenuto di caffeina più elevato, ma con un sapore molto meno dolce.
La Robusta costituisce 1/4 della produzione mondiale e le sue piante sono coltivate ad altitudini che non superano i 1.000 metri. Producono frutti più in abbondanza e più rapidamente rispetto all'Arabica. Sono anche più resistenti alle infestazioni di insetti e alle condizioni atmosferiche.

 

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