Per i più esigenti il miglior caffè è sicuramente quello in grani. Ma come scegliere la miscela più adatta alle proprie esigenze?


Caffè in grani: come scegliere il migliore. Partiamo dal fatto che il caffè in grani deve essere contraddistinto da specifiche proprietà: dalle origini alla tostatura, dalla varietà della pianta all'azienda produttrice. Ma questi sono solo alcuni dei fattori che vanno a incidere sul gusto e sull'aroma del caffè in grani.

 

Leggi anche: “Robusta Vs Arabica: quali sono le differenze

 

Caratteristiche del caffè in grani

I grani del caffè sono il frutto estratto dalla druna della Coffea; in seguito il caffè subisce un processo di torrefazione, che permette la trasformazione dei grani da freschi a tostati. Il caffè viene esportato prevaletemene in grani, e la torrefazione dei chicchi può subire due diversi procedimenti:

a letto fluido: in cui i chicchi vengono investiti per pochi minuti con getti d’aria calda tra i 300 e i 400 gradi;
a tamburo rotante: i grani vengono inseriti in un tamburo che gira continuamente grazie a delle alette interne per avere una tostatura omogenea, un processo che avviene in 15/20 minuti.
 
Il metodo a tamburo è considerato il metodo migliore per la durata maggiore del processo e per il mescolamento continuo, che non consente dispersioni di aroma o difetti nella tostatura. Inoltre, al momento della torrefazione, il colore del chicco è di un marrone intenso con sfumature rossicce; la buona riuscita della torrefazione, al momento della macina, è visibile se la polvere esce sottile e leggermente umida, se invece esce troppo sottile e secco, vuol dire che il chicco è stato eccessivamente cotto, con un sapore che risulterà più amaro.
 
Ma qual è questa differenza tra caffè macinato e in grani? Si tratta prevalentemente di una questione di aroma. Il caffè, che sia in grani o macinato, perde parte delle sue caratteristiche organolettiche a contatto con l'aria: nel caso del caffè macinato, una porzione maggiore viene a contatto con l'aria e per questo perde aromaticità, freschezza e profumo, un processo molto più veloce rispetto a quello in grani.
Ma quindi, è meglio acquistare il caffè macinato o quello in grani? Tutto dipende dalle abitudini e dalle esigenze di ciascuno. In generale il caffè macinato mantiene le proprie caratteristiche sino a 15 giorni circa, l'importante è che sia conservato con cura lontano da fonti di calore e luce, l'ideale se si è consumatori abituali di espresso; viceversa, se si prepara il caffè meno spesso, è meglio acquistare caffè in grani e mantenere più a lungo il suo aroma.

 

Come scegliere il miglior caffè in grani

Per aiutarci in questa scelta, l'etichetta può rivelarsi un grande aiuto per fornirci informazioni dettagliate sul metodo di lavorazione, sul grado di tostatura, sul paese di origine della pianta e sull’azienda produttrice. Scopriamole.

 

Luogo di origine e cultivar

Il clima, la vegetazione e il tipo di territorio cambiano di continente in continente, e questi fattori ovviamente non possono che influire sulla varietà delle piante e, di conseguenza, sull’aroma del caffè. Ad esempio, il caffè di origine africana è più indicato se si prediligono sapori più fruttati, se si desidera un gusto più equilibrato, meglio un prodotto dell’America Centrale. Inoltre, occorre scegliere anche in base alle cultivar, ovvero le varietà agrarie di una specie botanica. Come per tutte le piante, anche per la pianta del caffè esistono svariate specie botaniche con caratteristiche diverse.

 

Metodo di lavorazione

La fase che inizia subito dopo la fase di raccolta, che prepara il caffè al processo di tostatura. L’elaborazione prevede 3 sistemi differenti:

  • naturale: i grani vengono lasciati all’interno delle drupe (le ciliegine che avvolgono il chicchi) ed esposti al sole per l’essiccazione - una volta essiccati vengono decorticati e privati della polpa;
  • lavato: le drupe vengono controllate e separate per un controllo di qualità e poi riposte in grandi vasche d’acqua dove vengono ricontrollate e lavate - la spolpatura si effettua prima della fermentazione in acqua e dell’essiccazione al sole;
  • semi-lavato: i chicchi vengono selezionati e spolpati prima di subire il lavaggio e l’essiccazione al sole.

 
Il metodo di elaborazione influisce sull’aroma del caffè: una lavorazione naturale dona un espresso ricco, corposo, con sentori dolci o fruttati, un caffè estratto dai chicchi trattati con il lavaggio ha un gusto più acido, fruttato e floreale. Il metodo semi-lavato dona una buona acidità, mantenendo la dolcezza e la corposità.

 

Grado di torrefazione e tostatura

Il processo di torrefazione o tostatura dei chicchi è necessaria per fornire calore ai chicchi di caffè, rendendoli commestibili. Con la giusta temperatura e il tempo di tostatura, il caffè assume il suo aroma e colore specifico, esaltando le sue proprietà organolettiche. Le principali tipologie di tostatura sono:

  • chiara: i chicchi hanno un colore simile alla cannella e mantengono i sentori naturali del caffè scelto, hanno un alto contenuto di caffeina e il caffè estratto si distingue per l’acidità e la leggerezza;
  • media: i grani sono più scuri e meno acidi – ne risulta un espresso leggermente più amaro, ma più controbilanciato rispetto alla tostatura chiara;
  • scura: si ottiene un caffè più amaro e corposo, senza note acide – si tratta del grado di tostatura più utilizzato al bar e da chi utilizza una macchina da caffè professionale a casa.

 

Qualità di caffè

Le qualità più diffuse di caffè sono Arabica e Robusta, ma ne sono esistono molte altre, ognuna con un suo aroma specifico. I principali tipi di caffè sono:

  • Arabica: specie originaria dell’Etiopia dall'aroma molto gradevole e dal contenuto di caffeina inferiore rispetto ad altre varietà;
  • Robusta: originaria dell’Africa Tropicale, dal sapore più forte e ricca di caffeina;
  • Liberica: proviene dalla Liberia, dall’Africa Occidentale, dall’Indonesia e dalle Filippine – i chicchi sono molto profumati;
  • Excelsa: caratterizzata dalla grande resistenza delle piante, utilizzata per innestare le specie meno forti.

 
In generale, se si preferisce un caffè dall’aroma intenso e cremoso è fondamentale scegliere una miscela in cui prevale una grande quantità di Robusta. Se, invece, preferite un gusto più dolce, è meglio optare per una miscela che contiene una percentuale di Arabica maggiore.

 

Per approfondire: “Caffè: origini, varietà e proprietà del caffè

 

Le miscele Barbera sono sapientemente lavorate per offrirti la migliore qualità di caffè da ogni singolo chicco, selezionato e tostato per accontentare anche i palati più difficili. Le nostre miscele in grani possono essere forti, dolci e corpose a seconda dei tuoi gusti: scegli le tue preferite e acquistale comodamente da casa tua!